Incontri speciali all'European Patchwork meeting

Mostre, sull'improv

Nel corso di questo mese ho visitato per la prima volta l' European Patchwork Meeting (EPM). Lo spunto per andare a visitarlo è venuto dalla speciale occasione di avere uno dei miei quilt, "Est", parte della mostra di SAQA  dal titolo Wide Horizons: ho dedicato un pomeriggio insieme a Giovanna, alla presenza presso lo stand di SAQA, per dare loro il benvenuto alla mostra. Che onore!

Ho dedicato i primi due giorni della visita agli incontri con le persone che avevo incontrato finora solo on-line, in occasione dei giochi di Quilt Improv Studio: questa parte della storia è raccontata nell' articolo pubblicato sul sito di Quilt Improv Studio.

Il terzo giorno di visita ho proseguito per conto mio negli altri paesini della val d'Argent facenti parte della rassegna, dove erano distribuite ulteriori sedi espositive. Lì, ho potuto scoprire i lavori di Priscilla Bianchi , che mi hanno dato un forte senso di come si possa comporre con colori brillanti e contrastati.

Inoltre ho subito adocchiato gli inconfondibili quilt di Alicia Merret e Betty Busby, che ho sempre ammirato per la loro capacità di creare textures.

E' stata per me una bella scoperta familiarizzare con i lavori di Misik Kim: ho dedicato molto tempo ad osservare i dettagli e le fini variazioni introdotte nel suo lavoro "The connection".

La cosa che non mi aspettavo è stata che ho potuto imparare non solo dai lavori astratti ed improv, ma anche dai quilt figurativi, pur non essendo parte del genere con cui lavoro. Ho apprezzato la grande cura sia dei dettagli che dell'insieme, adottata da Denise Labadie: immergermi nelle immagini da lei create con la stoffa, mi ha riportata ai tempi dello storico viaggio in Irlanda con la mia compagna di scuola Ambra.

Per concludere, la esperienza più emozionante è stata la chiacchierata con Scott Culley : non avrei mai immaginato che in una persona che cuce con la tecnica "English paper piecing", che certo non è il mio genere, avrei potuto trovare degli elementi in comune! Eppure, ammirare i suoi quilt dal vivo, mi ha dato davvero il senso di come ci si possa appassionare a cucire infiniti frammenti di stoffa, sia che si tratti di composizioni improv come faccio io, sia che si tratti di progetti figurativi come i suoi. Peraltro, realizzati portando un forte messaggio. In quel momento, mi sono davvero sentita in buona compagnia!

La mia giraffa suona il rock

collaborazioni

E' uscito il terzo ed ultimo episodio della mini serie di video "Le vite segrete dei quilt!" Potete trovarlo sul blog di Patchworkvictim e sul suo canale YouTube , e qui sopra!

In questa puntata, scoprirete come il potere dei quilt di collegare le persone può superare gli oceani, ed anche far scoprire che ci sono quilter che combinano la passione per il patchwork e per i viaggi in moto... come nel classico mito americano!

Questo quilt è stato il primo in cui ho usato tessuti stampati con la presenza di parole scritte. Una pratica che, da quando è iniziata, non ho più abbandonato! Nella foto di seguito potete anche ritrovare la lista dei colori Kona che ho utilizzato per il mini quilt realizzato in questa occasione, una palette che mi ha fatto notare come gli arancioni più caldi riescano a far brillare i blu più freddi!

Ho realizzato il mio quilt "Giraffe's rock" per la quilter americana, mia partner del mini quilt swap organizzato dalla Modern Quilt Guild (MQG), Linda, una motociclista americana e longarmer professionista. Che onore essere abbinata ad una quilter così esperta! Siamo state in contatto su Instagram, proprio nei minuti in cui entrambe abbiamo aperto il quilt ricevuto dall'altra in occasione dello scambio. A quanto pare ad entrambe piaceva l'arancione!

Ringrazio Linda, e Mary , la nostra "swap fairy", la persona che ci supportava dalla MGQ, la nostra fata turchina! Quindi, le persone che uniscono le quilter hanno il potere delle fate: il patchwork è qualcosa di magico!