Quando riesco a cogliere un brillante raggio di sole diretto nello studio, e a far sì che illumini le stoffe dal colore dell'acqua più chiara, mentre cucio i miei 5 pezzi al giorno, mi sento ricaricata. (No, non riesco a cucire con questo ritmo ogni giorno, però ci provo). La luce in cui mi immergo mi ricorda quella che ho incontrato domenica scorsa quando ho visitato il fiume Tagliamento di nuovo dopo diversi anni.
Era oltre 10 anni fa, il periodo in cui andavo sul Tagliamento quasi ogni weekend, prima col treno e poi con la bici. Questa settimana ho sperimentato una nuova versione: treno e camminata a piedi. Sono arrivata a Gemona in un'ora e mezza di treno e ho raggiunto il letto del fiume dopo un'altra ora di camminata. Quando ci sono arrivata in quella splendida giornata di sole, il fiume mi ha dato un calorosissimo bentornata.

Il lavoro dell'acqua è capace di creare disegni infiniti. Sulla sabbia ho trovato molte forme d'onda. E delicatissime puntinature create dalla pioggia chissà quanti giorni prima. Non ho osato calpestare questi segni della sabbia, volevo trattarli col massimo rispetto, e quindi ho camminato solo sui sassi o sui tronchi sradicati e trasportati dalle piene.

Ho cucito molti quilt dedicati a fiumi, di cui tre al fiume Tagliamento, per il quale avevo realizzato anche una mostra fotografica e un foto libro scaricabile liberamente da questo sito al seguente link.
Camminare sul greto del fiume lo scorso fine settimana è stato come viaggiare in un sogno. A volte mi capita di sognare di essere sul fiume. Evidentemente è un posto che invita a tornare.
