Libera di volare

disegno, tecniche creative

Ho sempre amato le mappe.
Ho una discreta collezione di mappe che ho utilizzato durante le mie esplorazioni in bici nelle Tre Venezie.
Ho cucito alcuni quilt dedicati al tema delle mappe.
Ho cominciato l'anno scorso a fare dei disegni basati su mappe che avevo raccolto, visto o immaginato.

Dopo 8 mesi di disegni ho completato la mia prima mappa di grande dimensione, un metro abbondante.

Il suo titolo è: “Libera di volare. Mappa della mente vista dall'alto”.
E’ composta da circa 5000 forme disegnate a mano libera, penna sulla carta. Tra queste forme ci sono luoghi visitati, come l'arena di Pola o i canali di Amsterdam, luoghi osservati da viste satellitari, luoghi immaginati, oggetti di fantasia come i circuiti integrati, quelli che studiavo 25 anni fa.

Devo ringraziare David Owen Hastings: durante uno dei suoi corsi ho iniziato la mia prima mappa cucita nella stoffa,River gone green". Poi, quando ho completato questa mappa in bianco e nero disegnata, e l'ho appesa in soggiorno vicino a un mio coloratissimo quilt, mi è sembrata troppo chiara. Ma negli stessi giorni, David ha pubblicato una collezione di foto di quilt in colori neutri e in bianco e nero, dicendo che gli davano una sensazione di pace. Ecco, anche per me questo disegno vuole indicare questo tipo di emozione: sentirsi liberi da pesi, potersi sollevare in una vista d'insieme dei propri pensieri e progetti, capaci di svilupparsi in mille rivoli e forme. Di solito riempio le mie figure con colori forti e saturi. Ma il disegno, per prima cosa, è disegno di linea. Dare spazio al bianco e nero è una occasione per viaggiare in un mondo altro.

Io sono la macchina

disegno, sull'improv, eventi

Sono appena tornata dal sci-fi-dome, la costruzione sferica costruita temporaneamente in piazza della Borsa nella mia città, Trieste, per ospitare gli eventi speciali del Science Plus Fiction Festival. È stata molto ispiratrice la conferenza sugli universi visionari di Philip Dick.
Il disegno che rappresenta il Festival di quest'anno è stato realizzato dall'autrice di fumetti Sara Pichelli.

L'ho osservato più volte e ci è voluto un po' prima che notassi che la protagonista del suo disegno non è una persona umana ma un cyborg.

Il concetto mi ha affascinato: mi ha fatto pensare che potremmo immaginarci in prima persona non come umani, ma come macchina. E se la macchina fossi io? In una sintesi artistica fulminante, il proprio luogo in un universo fantascientifico potrebbe essere diverso da quello che si occupa nella realtà. È da diversi mesi che disegno mappe dove le macchine sono interconnesse con ambienti naturali. Sono un'ingegnere e ho una relazione costante con le macchine.

La relazione tra uomini e macchine è a sua volta esplorata a lungo nell'universo fantascientifico dei libri di Philip Dick. Gli spunti di questa conferenza mi hanno anche fatto riflettere sul documentario che ho visto ieri sulla macchina che diventa capace di battere l'uomo nel gioco del GO, fatto avvenuto nel 2016 dopo che DeepMind ha creato l'algoritmo AlphaGo usando metodi di machine learning capaci di affrontare gli aspetti strategici di questo complesso e antico gioco da tavolo.

La conferenza di oggi è stata moderata da Giulia Martino che, parlando di videogiochi, ha sottolineato che i giochi sono “art of agency”, arte della capacità di agire all'interno di un sistema di regole: creare giochi è creare ambienti dove allenare le nostre abilità nel prendere decisioni ed essere un attore attivo.

Per chi è interessato al cucito e vorrebbe provare l'improv patchwork, ovvero cucire prendendo decisioni in modo basato sull improvvisazione, ecco il nuovo gioco improv patchwork appena lanciato da Quilt Improv Studio: Modular Rhythms. Nell'immagine di seguito si vedono i miei primi pezzi cuciti bianchi e rossi, che diventeranno un piccolo quilt, che farà parte di questo gioco, deliziosamente intonati con l'immagine della fumettista di fantascienza.
Per la prima volta questo gioco si svolge contemporaneamente in presenza (è stato lanciato durante una sessione di cucito che si è svolta di persona nella provincia di Padova una settimana fa) ed anche online, come da tradizione dei giochi con cui Quilt Improv Studio aveva iniziato. I risultati di questo gioco diventeranno dei mini quilt visibili nella galleria online del profilo Instagram @quiltimprovstudio: questa galleria ora diventerà un luogo ibrido, una mescolanza tra il confronto avvenuto di persona e in forma digitale. Una galleria ibrida che ospiterà le creazioni di autrici vicine e lontane.