Comporre con frammenti ricevuti - parte 4

collaborazioni, sull'improv, tecniche creative

ho cominciato a confrontare tra loro le foto recenti che ho scattato con frammenti di stoffa semi bacche e le foto dei miei ultimi quilt. Ho scoperto che alcuni tipi di composizione tornano ricorrenti tra le mie preferenze, senza neanche farlo apposta.

Allora ho cominciato a domandarmi: non è che mi ripeto troppo?

Ho preso le ultime decine di foto e le ho passate in rassegna, dando un nome ai tipi di composizione che trovavo.
Il risultato di questa ricerca è stato che i tipi di composizione che ho adottato sono almeno 15. Nell'immagine qua di seguito si vedono i tipi di composizione che mi sono apparsi più evidenti.

Che sollievo, non mi ripeto troppo.

In questi giorni ho cominciato a ricevere delle buste con ritagli di stoffa o carta inviate da persone che fanno patchwork come me che hanno risposto al mio invito di mandarmi i loro frammenti, in modo che entrino a far parte della serie “design with a friend”. Un giorno ho ricevuto due lettere contemporaneamente dagli Stati Uniti: erano di Linda @flourishingpalms e Gigi @gigi.v13. Grazie a chi contribuisce! È un bel modo per sentirci collegati anche se siamo su due lati diversi dell’oceano.

Ad esempio, nelle due immagini di seguito, ho ripetuto delle forme che facevano parte di frammenti che mi erano stati inviati da Ally Ryde. Si potrebbe dire che queste composizioni sono basate sul principio della simmetria rotazionale e delle ripetizioni come se fossero un'eco. Non è una cosa su cui ho ragionato inizialmente: l'ho fatto spontaneamente, e ora che ci penso mi rendo conto che in entrambe ho usato lo stesso approccio.

Ogni ritaglio che mi arriva può essere il punto di partenza di una nuova composizione, e nel suo essere diverso dai materiali che io uso di solito, potrà suggerirmi forse composizioni diverse da fare in futuro.

In questo modo dovrei essere un po più al riparo dal rischio di ripetermi troppo, grazie a voi.

Comporre con frammenti ricevuti - parte 3

collaborazioni, sull'improv

La mia recente serie di foto con semi e stoffe è un modo per esercitarsi sulla composizione.

Negli anni scorsi, la mia possibilità di esercitarmi sulle composizioni dei quilt era limitata dalla lentezza. Se riesco a finire un quilt o poco più di un quilt all'anno, quanto velocemente riesco ad imparare come evolvere le composizioni?

Nella fase di bozza della composizione di un quilt, improvvisando sul design wall, è in effetti possibile provare molte varianti. Questa parte del fare patchwork in modo improv è davvero divertente. Ma oltre al vedere e fotografare alcune bozze, quello di cui ho bisogno è anche vedere cosa diventa davvero il quilt quando è finito. L'effetto completo. E questo richiede mesi.

Ora, facendo giochi di composizione con le foto, posso potenzialmente vedere l'effetto di una composizione finita, nel senso di definitiva e che ritengo soddisfacente, praticamente ogni giorno (o perlomeno quando c'è il sole e quando ho tempo nel weekend). Spero che questo modo di esercitarmi con la fotografia mi permetta di imparare più velocemente quali sono le composizioni efficaci secondo me, secondo il mio gusto.

Per esempio, confrontando le mie ultime foto e i miei ultimi quilt, mi sono resa conto che ho alcune preferenze compositive che tendono ad essere ricorrenti.

Uno dei tipi di immagine che preferisco, evidentemente, è quello in cui compare un flusso, un senso di movimento. Come quello che ho usato nel quilt Sealights , esposto a QuiltCon nel 2022.

Un altro tipo di composizione a cui sono tornata più volte è quella con una simmetria radiale. Come nel caso del quilt Night lights, esposto a QuiltCon nel 2024. È stato divertente ritrovare questi schemi compositivi nelle foto recenti, che riapparivano involontariamente.

Ho diffuso l'invito a mandarmi i vostri residui e ritagli di stoffa in una piccola busta, così da poter realizzare un filone di foto intitolato “design with a friend”. Pezzi piccoli abbastanza da non uscire da una inquadratura con minuteria come i miei semi.

E’ stata una bella sorpresa a cominciare a ricevere delle buste con questo tipo di spedizione, ringrazio Carla @falcolupo, per essere stata una delle prime persone che hanno raccolto i loro ritagli dei lavori cuciti e me li hanno mandati. Aprire la busta e poter tenere in mano i suoi spezzoni (che avevo, in passato, visto solo in foto) è stato emozionante e mi ha permesso di fare un delizioso passaggio dal virtuale al reale.

Nella foto di seguito potete vedere una composizione che ho realizzato con materiali ricevuti da Carla. È la prima foto in cui ho utilizzato molti tipi di semi e bacche contemporaneamente, anziché solo uno o due come facevo in passato. Evidentemente la varietà dei punti di cucitura usati da Carla mi ha influenzata. Rinnovo la proposta. Chi vuole unirsi è benvenuto!

Comporre con frammenti ricevuti - parte 2

collaborazioni, sull'improv, tecniche creative

La serie di foto con semi e stoffe che ho iniziato qualche mese fa era partita semplicemente come una scusa per fare qualcosa di bello, che mi facesse sentire meglio in brevi ritagli di tempo, quando il tempo era poco.
Successivamente ha assunto nuove valenze.
Innanzitutto è diventato chiaramente un esercizio di composizione.

I semi sparsi sul tavolo sono come i frammenti di stoffa sul pannello a parete, il design wall.

La sensazione che si ha quando si cuce patchwork in modo improv è riapparsa quando provavo diverse versioni delle posizioni dei semi sul mio piccolo set fotografico da tavolo.
Aggiustare una composizione patchwork di grande taglia sulla parete può richiedere parecchio tempo, mentre il gioco fotografico si può variare in un attimo. Inoltre lo spazio a parete può essere limitato: nell'immagine di seguito si può vedere come ho creato un secondo strato di design wall sopra un lavoro in corso precedente, aggiungendo uno strato di imbottitura sopra le pezze di stoffa del vecchio quilt, mentre cercavo di finire un nuovo quilt.

Per di più, le composizioni fotografiche devono essere veloci, perché il materiale vegetale deperisce. A volte ci sono solo pochi giorni disponibili prima di veder trasformare quello che si ha raccolto. Le bacche verdi della foto di seguito erano delle palline perfette quando le avevo colte dai cespugli urbani di una pianta ornamentale comune, di nome pittosporum tobira. Qualche giorno dopo mi hanno fatto la sorpresa di aprirsi e rivelare i semi rossi presenti al loro interno. Mi è venuta proprio voglia di abbinarli alla stoffa a righe rosse con cui stavo cucendo il mio quilt nello stesso periodo. Nella composizione si sono intrufolati i frammenti di carta che avevo ricevuto un anno prima da Ally @allyryde.

Un significato aggiuntivo di queste foto composizioni è dunque emerso quando mi sono resa conto che potevo utilizzarle anche per tenermi in contatto con altre persone che cuciono patchwork, come nel caso iniziato con il materiale ricevuto da Ally.

Proprio in questi giorni ho discusso con Linda @flourishingpalms  e Lenny @modernstitchwitch about the tools we use to keep connected with each other.  Most of the times we chat on the socials, and very rarely we can meet face to face, thanks to a flight overseas. Since the social platforms can be changed unilaterally, we shall not be fully dependent on them: it’s better to put alternatives in place. In that sense, I’m trying to use multiple channels as networking tools, to ensure I can keep connected with people, whatever happens with one of those channels: so I try to use also e-mail and on-line meetings.

Per questo vi invito a mandarmi i vostri residui e ritagli di stoffa in una piccola busta. Quando ne avrò tratto una buona fotocomposizione, ve ne restituirò una cartolina stampata per posta, così da poter continuare il filone di foto che chiamo “design with a friend”.

Comporre con frammenti ricevuti - parte 1

collaborazioni, sull'improv

Nel corso di questa settimana ho avuto la possibilità di parlare al gruppo Beyond Borders, parte della Modern Quilt Guild, del modo con cui compongo i miei quilt usando come punto di partenza frammenti e residui di stoffa.

A me piace conservare i ritagli di stoffa fino all'ultimo pezzettino e mi lascio guidare dalla forma di questi elementi mentre compongo i miei quilt. Ad esempio, prendiamo il lavoro intitolato  River gone green: come è nato questo quilt?

Questo quilt è iniziato a partire da resti di un lavoro precedente.
Si trattava delle aree verdi visibili nelle seguenti immagini, in fondo a destra: pezze verdi che alla fine non avevo usato del tutto, quando cucivo “Open air” (lavoro al momento parte della mostra SAQA global: Abstraction: textural elements). Solo una minima traccia di verde è rimasta a far parte del quilt finito.
Le striscioline tagliate via possono essere usate per tracciare linee della composizione in corso d'opera: come si può vedere nell'immagine di seguito.

In questo periodo, quando non ho molto tempo per cucire, continuo ad utilizzare i ritagli di stoffa, e ho pensato ad un loro uso alternativo: traccio rapidamente una composizione e la conservo come fotografia. Nelle foto aggiungo materiali raccolti durante le passeggiate come nella mia prima mostra fotografica di vent'anni fa: Frutta, fiori e vecchi merletti.

Più di recente, nelle mie foto composizioni, ho aggiunto ritagli ricevuti da amici. Nella immagine di seguito compaiono frammenti non solo di stoffa ma anche di carta. Quelli di carta li ho ricevuti da Ally Ryde, insegnante di design. Grazie Ally per avermene fatto dono tempo fa: ora i tuoi materiali sono diventati l'inizio di qualcosa di nuovo.

Vorrei continuare in questo modo: tenermi in contatto con le persone che cuciono patchwork come me, ricevendo un po’ di quello che rimane dai loro lavori in corso, per usarlo nell'esercitarmi a scattare foto composizioni. Il nome di questa serie di immagini sarà: “design with a friend”. Una piccola quantità di pezzi può essere inviata per posta, e io farò stampe delle foto realizzate, da restituire in una busta o come cartolina.
Chi vuole unirsi è benvenuto.

Parlare di creatività

collaborazioni, tecniche creative

Ho avuto l'opportunità di essere in contatto con Lynn Woll, fondatrice di Create Whimsy, per un'intervista.

È stata un'esperienza speciale perché, per la prima volta, ho avuto l'occasione di parlare in un unico articolo di tutte le tecniche creative che utilizzo. Questo incontro è avvenuto in un momento perfetto: le sue domande mi hanno permesso di riflettere proprio su quello che dovevo mettere in ordine nei miei pensieri in questi giorni. Ad esempio, Lynn mi ha chiesto:

“Tu sei un’ingegnere a tempo pieno e hai molteplici interessi al di fuori del lavoro. Come fai a conciliare tutto quanto assieme?”

Appena ho letto questa domanda sono scoppiata a ridere e a piangere nello stesso momento. Evidentemente aveva toccato un tasto dolente.

Infatti, proprio nel corso di quest'anno, essendo cambiato il mio equilibrio tra lavoro e vita privata, è diventato più difficile organizzare i momenti dedicati alla creatività.

I cambiamenti nelle proprie condizioni di vita possono sorprenderci e presentarci situazioni sfidanti. Certe giornate richiedono di ingegnarsi di più sulla capacità di adattamento. Il fatto interessante dei periodi stressanti è che agiscono sulla mente in modo potente, preparando un terreno fertile per quelle che diventeranno le nostre future capacità creative. Quello che abbiamo imparato affrontando delle difficoltà, offrirà nuovi spunti, che sapranno diventare nuove forme di espressione.

Proprio nei giorni in cui sono stata contattata da Lynn, ho iniziato un nuovo filone di composizioni fotografiche, che si sono rivelate un'ottima strategia per gestire la fatica, perché mi facevano sentire meglio. Il bello è che una fotografia si può scattare in pochi minuti. Ho basato questo filone sull'uso di stoffe e materiali tessili, con cui di solito creo cucendo, abbinati a semi e tesori della natura raccolti all’aria aperta.

Sono anni che uso disegno, fotografia e cucito come mezzi espressivi. Passo dall'uno all'altro, in base al tempo che ho a disposizione. Un quilt che riesce ad arrivare ad una mostra è il risultato di un lungo progetto; il disegno può intrufolarsi negli spazi liberi di media durata; una fotografia può alleggerire i tuoi pensieri anche se hai una pausa solo di pochi minuti.

Nella immagine qua sotto si vede quanto è ampio il materiale per composizioni fotografiche che ho raccolto in un'unica passeggiata durante un recente weekend.

Vi invito a leggere l'intervista al seguente link: createwhimsy/spotlight-paola-machetta e a cercare altri autori interessanti di cui scoprire la storia sul sito Create Whimsy. Grazie per questa chiacchierata Lynn!

Il legame tra quilt e disegni

collaborazioni, Mostre

Il mio lavoro "Open air" sarà parte della mostra "SAQA Global Exhibition Abstraction: Textural Elements", che verrà inaugurata tra pochi giorni presso la Max Berk Textile Collection, Palatinate Museum, Heidelberg, in Germania, il 15 settembre 2024.
Ho descritto la sua storia in un articolo precedente, a questo link.

"Open air" è uno dei miei quilt più vicini al disegno, dato che è basato in gran parte sull'uso della linea.

Disegnare, che cos'è?

Joe Cunningham un giorno mi ha detto (in occasione di una sessione di mentoring con lui, che ho avuto il piacere di seguire): "Il disegno è un collegamento diretto con la mente".

I miei primi disegni, alle elementari, rappresentavano le rose del giardino della mia compagna di classe Sara. Il mese scorso sono stata ad Oslo, in Norvegia, e ho visitato il parco di Vigeland . Il profumo delle rose nel parco mi ha fatto desiderare di disegnare rose di nuovo, come ai tempi dell'innocenza dell'infanzia.

Una volta ho esposto una mostra di disegni all'aperto, grazie all'organizzaizone dei miei amici Serena e Andrea, che hanno suonato un concerto nella riserva naturale dell'isola della Cona , sulla foce del fiume Isonzo. In quella serata, oltre ai brani composti da loro, hanno suonato anche il brano del loro amico Ares Movio, che parla a sua volta dell'innocenza della gioventù. Nel video seguente lo potete sentire.

Ho avuto l'onore di illustrare il CD di Andrea e Serena "Laila": è stata una meravigliosa esperienza di unione di contributi creativi, uno dei miei ricordi più cari legati al disegno.

Di recente ho ricominciato a disegnare.
Guarda caso, disegno fiumi.

Dall'Australia al Canada

collaborazioni, eventi

Ho avuto una bellissima esperienza: sono stata intervistata da @janekellyquilts , che mi ha dedicato un articolo nella sezione "Incontro con gli autori" del giornale Make Modern , una rivista sul modern patchwork. Le sue domande mi hanno fatto rifettere sul mio percorso, dagli inizi ai possibili futuri sviluppi dei miei quilt.

E' un onore trovare la mia storia pubblicata nel numero issue 54, appena uscito, e contenente i lavori di molte altre persone appassionate di patchwork, tra cui Birgitta Jadenfelt, che ha disegnato un modello con una serie di campanule blu: è disponibile nello stesso numero, per chi volesse cucire un quilt con il suo pattern.

Poichè la rivista è interamente digitale, può raggiungere all'istante i luoghi più remoti. Come il Canada, dove Linda McLaren ha avuto la gentile idea di portare il mio mini quilt "Il rock della giraffa" all'esposizione della sua gilda, il London Modern Quilt Guild Canada Show, quale esempio di uno scambio di quilt organizzato dalla Modern Quilt Guild, a cui entrambe siamo iscritte. Linda ha stampato l'articolo di Make Modern che mi riguardava (dato che lei lo aveva appena letto e mi aveva riconosciuta), appendendolo sotto il mio quilt. Due anni fa, Linda aveva scambiato un suo mini quilt con questo, mio. E ora siamo tornate in contatto, unite anche da un articolo scritto in Australia (sede della rivista) e stampato in Canada. Le connessioni tra le persone amanti del patchwork non hanno confini!

Un quilt molto caloroso

attivismo, collaborazioni, Mostre

E' uscito il primo episodio della mini serie di video "Le vite segrete dei quilt" di questa estate! Potete trovarlo sul blog di Patchworkvictim e sul suo canale YouTube e sul suo canale YouTube , e qui sopra! In questa puntata, parlo del mio lavoro “Heat map” e delle stoffe che ho utilizzato per realizzarlo.

I miei quilt sono sempre riferiti ad eventi positivi della mia vita.
Tranne questo lavoro che ho iniziato l'anno scorso, tutto di colore rosso, come la rabbia e l'orgoglio con cui sfilavo insieme ad altre 15.000 persone nel più grande corteo degli ultimi anni nella mia città.

Sono molto onorata che il quilt che ho realizzato in quel periodo sia stato selezionato per la mostra di SAQA, curata dal giudice @judykirpich, intitolata: "Color in context: Red” che verrà inaugurata all'International Quilt Festival di Houston, in Texas, nel novembre 2023. Per questo quilt per la prima volta ho chiesto il supporto di un servizio di quiltatura longarm, a Giulia Molon @quiltlovestudio; Giulia ha anche trovato la perfetta soluzione per il filo da abbinare a questi colori!

Nella foto di dettaglio qui di seguito, si può avere una idea delle diverse tonalità di rosso che ho utilizzato. E' stata la prima volta in cui mi sono tuffata in tanti rossi così intensi. E voi, avete una stoffa rossa preferita?

Mosaici naturali

collaborazioni, sull'improv, eventi

Nel Marzo 2023 ho avuto l'opportunità di presentare il mio percorso creativo in qualità di ospite di SAQA Texas, in un incontro zoom moderato da Susie Monday, Rappresentante Regionale per il Texas di Studio Art Quilt Associates. Susie, insieme a me, avrà un quilt esposto nella mostra Color in context: Red , esposizione itinerante di SAQA globale. 

Nella mia presentazione, ho parlato delle texture che osservo in natura e nella mia esperienza professionale.

Sin dai tempi in cui mi dedicavo alla fotografia come mezzo di espressione, facevo collezione di immagini astratte, come nel caso della mia mostra fotografica "Sguardi da qua", sui riflessi delle superfici dell'acqua.

Nella mia tesi di laurea ho cominciato ad usare la microscopia, e le immagini più belle hanno preso parte ad un progetto di divulgazione scientifica che è stato esposto in varie sedi italiane per alcuni anni.

Il mio rapporto professionale con le immagini include oggi la microscopia ottica ed elettronica a scansione, le radiografie e tomografie, le acquisizioni ad ultrasuoni, che offrono soggetti grezzi e astratti da cui distillare del significato tecnico.

Quando affianco i miei mosaici patchwork alle immagini che ottengo al microscopio, a volte trovo delle similitudini. L'ultimo lavoro che ho cucito assomigliava fin troppo alle microstrutture austenitiche degli acciai inox, e non lo avevo fatto apposta! Non faccio volontariamente riferimenti diretti, ma le immagini che affollano la mia mente, in qualche modo, influenzano i miei quilt.

Ally Ryde ha trovato una splendida definizione per i miei lavori: "quilt of places", quilt riferiti a luoghi. In effetti i miei ultimi lavori sono una raccolta di texture provenienti da paesaggi, come nel caso di: Grasshopper path, Sealights, The space between the clouds e River gone green.

Dopo aver dedicato diverso tempo a questo argomento, mi sono convinta che le immagini ricche di texture danno spontaneamente l'effetto di un paesaggio. Fin dai tempi antichi, la nostra mente doveva saper riconoscere un frutto nel denso fogliame della foresta, un movimento nell'erba presagio di un animale in avvicinamento.

Siamo specializzati nell'osservazione delle texture.
Ed è sempre una splendida esperienza.

La mia giraffa suona il rock

collaborazioni

E' uscito il terzo ed ultimo episodio della mini serie di video "Le vite segrete dei quilt!" Potete trovarlo sul blog di Patchworkvictim e sul suo canale YouTube , e qui sopra!

In questa puntata, scoprirete come il potere dei quilt di collegare le persone può superare gli oceani, ed anche far scoprire che ci sono quilter che combinano la passione per il patchwork e per i viaggi in moto... come nel classico mito americano!

Questo quilt è stato il primo in cui ho usato tessuti stampati con la presenza di parole scritte. Una pratica che, da quando è iniziata, non ho più abbandonato! Nella foto di seguito potete anche ritrovare la lista dei colori Kona che ho utilizzato per il mini quilt realizzato in questa occasione, una palette che mi ha fatto notare come gli arancioni più caldi riescano a far brillare i blu più freddi!

Ho realizzato il mio quilt "Giraffe's rock" per la quilter americana, mia partner del mini quilt swap organizzato dalla Modern Quilt Guild (MQG), Linda, una motociclista americana e longarmer professionista. Che onore essere abbinata ad una quilter così esperta! Siamo state in contatto su Instagram, proprio nei minuti in cui entrambe abbiamo aperto il quilt ricevuto dall'altra in occasione dello scambio. A quanto pare ad entrambe piaceva l'arancione!

Ringrazio Linda, e Mary , la nostra "swap fairy", la persona che ci supportava dalla MGQ, la nostra fata turchina! Quindi, le persone che uniscono le quilter hanno il potere delle fate: il patchwork è qualcosa di magico!