Ogni quilt ha il suo bordo

sull'improv, tecniche creative

Qualcuno dice che gli ingegneri hanno la mente quadrata (e non lo intende come un complimento).

Beh, siccome sono un ingegnere, mi piace pensare ai modi per fare dei bei quadrati. Ho provato varie tecniche per definire il contorno dei miei quilt, specie quando sono grandi. Ora spiegherò il metodo che uso più spesso.

Appena la quiltatura è finita, per indicare il contorno che avrà il quilt, non uso nè marcatori, nè il taglio diretto. Questi metodi sono irreversibili. Piuttosto, preferisco decidere la posizione del bordo con lo scotch di carta.

Come punto di partenza, scelgo qualche linea dritta del quilt, tra le stoffe o nella quiltatura. Ci appoggio sopra il righello che, essendo trasparente, può essere allineato ai riferimenti che ho scelto. Se il righello è troppo corto per coprire tutto il bordo, proseguo col tappeto di taglio. Con righello e tappeto formerò la linea del bordo: al loro fianco, applicherò il nastro adesivo, posato su quello che diventerà il materiale in eccesso.

I contorni del tappeto di taglio mi indicheranno l'angolo a 90 gradi con cui proseguire a marcare il lato successivo. Un lato dopo l'altro, potrò definire così tutto il bordo.

Ora il mio quilt, con il materiale in eccesso coperto dallo scotch, è pronto per essere osservato e giudicato. E se volessi cambiare inquadratura? Includere o escludere elementi del disegno? E se i miei bordi non fossero esattamente paralleli? Per controllare il parallelismo, misuro la lunghezza di ciascun lato. Ormai ci ho fatto l'abitudine: su lati più lunghi di un metro, in questa fase, qualche centimetro di differenza si può ancora trovare... ma per fortuna lo scotch si può ancora spostare!

Quando sono soddisfatta della posizione del contorno, posso iniziare a cucire l'orlo.
Adoro il tutorial di cottonandbourbon che si trova sul sito di Audrey: da quando l'ho provato, non ho più smesso di usarlo. E ho pure pensato a una piccola modifica: non taglio la stoffa in eccesso prima di cucire. Penso che sia meglio far lavorare il piedino a doppio trasporto su uno strato largo e di spessore uniforme, senza il gradino che si formerebbe se cucissi a pochi millimetri da un bordo appena tagliato. Quindi, seguendo passo passo le tappe del suddetto tutorial sul "faced binding", completo tutte le cuciture a macchina sulla prima coppia di lati (fino al passo "8" del sito di Audrey), e finalmente taglio; poi cucio l'altra coppia di lati (fino al passo "10") e ancora taglio via gli avanzi.
Ecco fatto: resta solo la cucitura finale sul retro, e farla a mano su un bordo così curato, è davvero un piacere.