Il significato di una mappa

sull'improv

La scorsa primavera mi sono inscritta ad un workshop virtuale con l'insegnante David Owen Hastings, un corso intitolato: Inspired by art. Come fonte di ispirazione ho scelto le dettagliatissime mappe stampate dall'artista grafico Thomas Ashley. Il workshop è stato interessante e vario, e ha stimolato l'immaginazione, fin dall'inizio in cui David ha mostrato diverse foto della natura che lo circonda, nel luogo in cui vive, negli Stati Uniti.

Era notte fonda mentre cucivo durante il corso, per motivi di fuso orario, e tra una visione quasi sognante e l'altra sono riuscita ad abbozzare l'esercizio del corso, accostando alcune pezze cucite sulla mia parete compositiva, il design wall.
Era da un po' che riflettevo sul soggetto "mappa", ma avevo anche dei dubbi, perchè ero preceduta da esempi illustri del mondo del patchwork, come Alicia Merret, Leah Evans e Niraja Lorenz , per cui mi chiedevo: ma c'è davvero bisogno di cucire ulteriori mappe?
Nei giorni successivi al corso ho avuto l'opportunità di scambiare alcune mail con David, che mi ha incoraggiata. Ho messo da parte il progetto della mappa in un angolino della mente, riservandogli un posto di riguardo.

Questa estate l'occasione di concentrarsi sullo stesso tema è tornata, grazie al gioco promosso da Quilt Improv Studio, Pop improv challenge, che era dedicato all'uso di colori squillanti e dei riferimenti all'estetica della Pop Art. Mi sono dunque sentita autorizzata a cucire nuovamente frammenti verdi che suggerivano l'aspetto dei campi coltivati. All'improvviso (come può accadere cucendo in modo improv), una delle forme che ho tentato di comporre si è accesa, per me, di significato. Non ho osato spostare gli spilli per ritoccare la visione. In quel momento, ho trovato la risposta ai miei dubbi precedenti, ovvero: "Dipende da cosa vuoi dire con la tua mappa".

Ecco allora la storia del quilt che ho realizzato per il gioco Pop Improv. Il suo titolo è: "Il fiume che diventò verde".

Quest'estate la nostra vacanza di famiglia si è svolta in Spagna, nella antica città di Valencia.
Valencia è stata fondata come colonia romana nel 138 Avanti Cristo. Come sito per porre la prima pietra, è stato scelto il basso corso del fiume Turia, soggetto a frequenti alluvioni che rendevano fertili i campi circostanti.
Valencia oggi è una delle città globali più importanti al mondo, essendo un nodo primario della rete economica globale. Si è trasformata molto, ha attraversato secoli di sviluppo e questo ha modificato radicalmente la sua relazione con le risorse naturali. Nel 1957 è stata scossa da un evento tragico che ha spazzato via le costruzioni ormai addossate sui fianchi troppo stretti del fiume Turia: la Alluvione di Valencia , che ha profondamento segnato la vita e l'economia del luogo. In reazione al disastro, la convivenza del fiume Turia con la popolazione venne terminata. Il precedente corso del fiume venne trasformato in una lunga striscia di parco urbano, Il Giardino del Turia. Uno spazio verde lungo diversi chilometri, dove anche noi abbiamo passeggiato, leggermente sprofondati rispetto al livello del suolo, circondati da alberi e prati collocati ad una altezza insolita.

Usare colori acidi e saturi come è tipico della estetica Pop Art, per rispettare i dettami del gioco di Quilt Improv Studio, è risultato perfetto per trasmettere il messaggio di ciò che avviene quando si trasforma la Natura in un pacchetto da consumare, ormai del tutto artificiale. Come nel caso estremo del greto del fiume Turia, non più percorso dal flusso d'acqua, ma ora diventato verde come lo scintillio di un fantasma, che dell'antico fiume conserva solo la forma.

Oggi, la consapevolezza che i fiumi sono (e devono essere) paesaggi in continuo mutamento, impossibili da imbrigliare in un canale troppo rigido (come accaduto alla maggior parte dei fiumi del mondo), è ben consolidata nella comunità scientifica. Lasciare ai fiumi lo spazio richiesto dalle loro variazioni di portata è più sicuro del costruire ed edificare al ridosso dell'argine. I pochissimi esempi rimasti di fiumi che conservano le loro caratteristiche naturali ed originarie (come il meraviglioso Tagliamento , proposto come candidatura del patrimonio Unesco), sono oggetto di studio e vengono imitati nei progetti di rinaturalizzazone supportati da direttive europee. Chi l'avrebbe detto che onorare la natura selvaggia dei fiumi rende più sicure le comunità che vivono al loro fianco?

Incontri speciali all'European Patchwork meeting

Mostre, sull'improv

Nel corso di questo mese ho visitato per la prima volta l' European Patchwork Meeting (EPM). Lo spunto per andare a visitarlo è venuto dalla speciale occasione di avere uno dei miei quilt, "Est", parte della mostra di SAQA  dal titolo Wide Horizons: ho dedicato un pomeriggio insieme a Giovanna, alla presenza presso lo stand di SAQA, per dare loro il benvenuto alla mostra. Che onore!

Ho dedicato i primi due giorni della visita agli incontri con le persone che avevo incontrato finora solo on-line, in occasione dei giochi di Quilt Improv Studio: questa parte della storia è raccontata nell' articolo pubblicato sul sito di Quilt Improv Studio.

Il terzo giorno di visita ho proseguito per conto mio negli altri paesini della val d'Argent facenti parte della rassegna, dove erano distribuite ulteriori sedi espositive. Lì, ho potuto scoprire i lavori di Priscilla Bianchi , che mi hanno dato un forte senso di come si possa comporre con colori brillanti e contrastati.

Inoltre ho subito adocchiato gli inconfondibili quilt di Alicia Merret e Betty Busby, che ho sempre ammirato per la loro capacità di creare textures.

E' stata per me una bella scoperta familiarizzare con i lavori di Misik Kim: ho dedicato molto tempo ad osservare i dettagli e le fini variazioni introdotte nel suo lavoro "The connection".

La cosa che non mi aspettavo è stata che ho potuto imparare non solo dai lavori astratti ed improv, ma anche dai quilt figurativi, pur non essendo parte del genere con cui lavoro. Ho apprezzato la grande cura sia dei dettagli che dell'insieme, adottata da Denise Labadie: immergermi nelle immagini da lei create con la stoffa, mi ha riportata ai tempi dello storico viaggio in Irlanda con la mia compagna di scuola Ambra.

Per concludere, la esperienza più emozionante è stata la chiacchierata con Scott Culley : non avrei mai immaginato che in una persona che cuce con la tecnica "English paper piecing", che certo non è il mio genere, avrei potuto trovare degli elementi in comune! Eppure, ammirare i suoi quilt dal vivo, mi ha dato davvero il senso di come ci si possa appassionare a cucire infiniti frammenti di stoffa, sia che si tratti di composizioni improv come faccio io, sia che si tratti di progetti figurativi come i suoi. Peraltro, realizzati portando un forte messaggio. In quel momento, mi sono davvero sentita in buona compagnia!

La mia giraffa suona il rock

collaborazioni

E' uscito il terzo ed ultimo episodio della mini serie di video "Le vite segrete dei quilt!" Potete trovarlo sul blog di Patchworkvictim e sul suo canale YouTube , e qui sopra!

In questa puntata, scoprirete come il potere dei quilt di collegare le persone può superare gli oceani, ed anche far scoprire che ci sono quilter che combinano la passione per il patchwork e per i viaggi in moto... come nel classico mito americano!

Questo quilt è stato il primo in cui ho usato tessuti stampati con la presenza di parole scritte. Una pratica che, da quando è iniziata, non ho più abbandonato! Nella foto di seguito potete anche ritrovare la lista dei colori Kona che ho utilizzato per il mini quilt realizzato in questa occasione, una palette che mi ha fatto notare come gli arancioni più caldi riescano a far brillare i blu più freddi!

Ho realizzato il mio quilt "Giraffe's rock" per la quilter americana, mia partner del mini quilt swap organizzato dalla Modern Quilt Guild (MQG), Linda, una motociclista americana e longarmer professionista. Che onore essere abbinata ad una quilter così esperta! Siamo state in contatto su Instagram, proprio nei minuti in cui entrambe abbiamo aperto il quilt ricevuto dall'altra in occasione dello scambio. A quanto pare ad entrambe piaceva l'arancione!

Ringrazio Linda, e Mary , la nostra "swap fairy", la persona che ci supportava dalla MGQ, la nostra fata turchina! Quindi, le persone che uniscono le quilter hanno il potere delle fate: il patchwork è qualcosa di magico!

Il quilt che non fa una piega

collaborazioni, Mostre, sull'improv

E' uscito un secondo episodio della serie di video "Le vite segrete dei quilt!" Potete trovarlo sul blog di Patchworkvictim e sul suo canale YouTube ! Come nelle vere storie degli agenti segreti, qui troviamo dei quilt misteriosi che si materializzano, a partire dalla loro versione digitale visibile solo in fotografia, in una apparizione in vera presenza fisica, pronta per una missione da veri 007 .

Questo episodio infatti narra della prima comparsa nel mondo reale delle mostre, fino a quel momento solo virtuali, organizzate da Quilt Improv Studio , che ho avuto il privilegio di vedersi concretizzare tra le mie dita qua a Trieste in occasione della esposizione "Racconti d'ago e pennello": da varie parti d'Italia sono giunti qui da noi lavori come il quilt "Delirium" cucito da Carla Beretta, che ha creato il progetto Quilt Improv Studio insieme a Giovanna Nicolai e a me. Per chi non ha potuto sfiorare la mirabile quiltatura free motion che ne impreziosiva la superficie, la immagine di seguito può rivelarne alcuni dettagli.

Nei seguenti link si possono trovare tutti i riferimenti emersi nella chiacchierata video con Francesca: la galleria Instagram in cui giorno dopo giorno vengono pubblicati i lavori di chi gioca con noi, cucendo in modo improv lavori ispirati a semplici regole di design scelte assieme mediante sondaggi.
Alcune partecipanti hanno candidato i quilt realizzati in occasione dei nostri giochi per il concorso di QuiltCon tenutosi nel febbraio 2022 a Phoenix negli Stati Uniti: si tratta di @aquilterstable@quiltcreation e @kathycookquilts; @sakuraquilting inoltre è stata premiata come artista emergente con il suo quilt realizzato per il gioco Orange Summer challenge e @hollygrovethreads a sua volta è stata premiata al festival di Greenville con il suo lavoro cucito in occasione del gioco Primary Improv challenge. Non si può negare che tra i poteri segreti dei quilt ci sia quello di unire le persone superando i confini: se volete partecipare anche voi a questi giochi on-line potete dare un'occhiata all'ultima sfida lanciata da Quilt Improv Studio: Pop Improv challenge!

Non resta che concludere con una chicca finale, ovvero la mia gag preferita su James Bond, messa in scena dai fantastici Lillo e Greg: buon divertimento!

Le vite segrete dei quilt

collaborazioni

Inizia oggi una nuova miniserie di video, realizzati in collaborazione con Patchworkvictim, intitolata "Le vite segrete dei quilt". Come la signora in giallo, vado in giro tra le stoffe a caccia di indizi che rivelino cosa combinano le nostre creazioni di stoffa, che fanno scherzi e si mettono a viaggiare quando noi siamo distratti o magari schiacciamo un pisolino.

Per ricostruire le storie di questi avventurieri serve interpellare diversi testimoni.

Nel primo racconto, intitolato "Una stoffa per amico", mi faccio aiutare da due quilter: Brenda H. Smith (che ha avvistato il mio quilt durante uno dei suoi viaggi) e Ally Ryde (che mi ha suggerito cosa fare nel momento in cui la mia stoffa preferita si stava dileguando).

In questa puntata troverete aneddoti sul mio quilt "Sealights" (che in italiano tra me e me chiamo "Adria", dato che è ispirato ai colori del nostro mare Adriatico, e già questa faccenda del doppio nome tradisce la presenza di identità segrete). Ne ho parlato in un precedente articolo link. E' un lavoro che continua a riservare sorprese: ad esempio, sono state reperite delle foto d'archivio, che mostrano come tra le sue cuciture si siano mimetizzate delle creature apparse fugacemente in corso d'opera e poi scomparse: ecco di seguito la prova.

Il resto della vicenda è spiegato nel video seguente. E se volete scovare gli ultimi indizi tra i tessuti, buttate un occhio al blog di Patchworkvictim!

Esercizi di improvvisazione

sull'improv

Lo studio dove cucio è condiviso con DaveTheWave, che vi raccoglie la sua collezione di strumenti per comporre musica elettronica e non solo.
Durante le vacanze recenti ho avuto l'opportunità di cucire in sua compagnia, mentre lui completava la sua ultima composizone, "Fragole con la panna". La sua musica mi dava il ritmo giusto per ripetere le tessere della mia mappa aggiungendo un pizzico di variazione alla struttura dell'insieme.

Mi piace cercare spunti nella improvvisazione della musica, per procedere nella improvvisazione dei lavori cuciti. Se si prende un buon ritmo, il bilanciamento tra controllo e spontaneità sviluppa un flusso continuo di forme.
Potrei allenarmi come si fa per lo sport: dopo aver reso automatici i movimenti fondamentali, durante una partita si deve reagire in tempo reale alle dinamiche del gioco...

Mostra di compleanno: vi aspetto il 15 aprile!

attivismo, Mostre

Ho scoperto che disegno e cucito si influenzano a vicenda. Dopo aver cucito molti motivi a spirale sui miei lavori patcwhork, ho cominciato ad usare le stesse forme anche per riempire di nuvole i cieli dei miei disegni recenti.

Ho raccolto un po' dei miei disegni degli ultimi due anni, tratti da foto che ho scattato durante le passeggiate nel centro storico di Trieste, in una mostra intitolata "Sogno o Disegno", che verrà inaugurata venerdì 15 aprile 2022 alle ore 17.30 nella sala "SpazioTrieste" in via Donizetti 5/A a Trieste, un locale dedicato al volontariato da ConDividere. Con questa mostra vorrei accompagnarvi tra alcune divagazioni sognanti che ho immaginato mentre ammiravo i palazzi della nostra città, sotto cieli di tutti i colori. A seguire, un brindisi di festeggiamento: chi ha piacere di fermarsi a bere qualcosa è invitato a mandarmi conferma di partecipazione.

Non chiedo regali, la vostra presenza è già motivo di festa. Per chi proprio vuole fare qualcosa, sarà presente presso la sala espositiva una cassetta per le donazioni che destinerò alla raccolta fondi per i rifugiati Ucraini, curati da Medici Senza Frontiere, nei paesi limitrofi, come da iniziativa umanitaria a cui potete anche fare riferimento direttamente al seguente link.

Vi aspetto alla festa! Troverete una selezione di cartoline tratte dai miei disegni esposti. E per chi è troppo lontano per raggiungermi di persona ma ha piacere comunque di condividere un gesto di festa? Basta che mi mandiate il vostro indirizzo postale, e vi spedirò i miei saluti su una cartolina contenente la stampa di uno dei miei disegni!

Mille luci sul mare

Mostre

Son quasi due anni che quasi ogni giorno cerco di raggiungere il mare durante le mie passeggiate. Se posso, acchiappo l’ora del tramonto.
D’inverno, le luci sull’acqua diventano paillette dorate nella notte. In primavera, i viola esprimono tutte le sfumature possibili. L’Adriatico di solito è calmo, essendo poco profondo, ma nei giorni di vento si ricopre di spruzzate di sale e pepe.

Già vent’anni fa coltivavo la mia relazione con il mare, ai tempi degli studi universitari che consentivano le pause all’ora di pranzo, e andavo tutti i giorni a nuotare.
Allenandomi bene ero arrivata a diversi chilometri consecutivi, e spesso mi facevano compagnia salpe e occhiate curiose. Consideravo un colpo di fortuna l’avvistamento di rari angusigoli, pesci lunghi dal muso a becco, o pregiati branzini.

Il quilt “Sealights” è dedicato a colori e luci del mio mare, visti in immersione, in superficie, tra i giochi d’acqua e pesci, in una composizione che ne condensa i segni astratti. Quest’anno viaggerà con la mostra della Modern Quilt Guild che porterà una selezione dei lavori di QuiltCon 2022 in Iowa, Texas, Virginia e Tennessee, prima di raggiungere la sua nuova casa che stavolta sarà presso la costa dell’Oceano Pacifico!

L'effetto del blu

sull'improv

Alcuni mesi fa, mentre camminavo in città, alzando lo sguardo ero rimasta così colpita dallo splendido azzurro che dipingeva il cielo, tra i nuvolotti perfettamente bianchi, che avevo deciso di dedicare un quilt a questi colori.

In questo precedente articolo sul blog ho raccontato com'è stato l'inizio di questo lavoro. Dopo aver raccolto le mie stoffe azzurre preferite, che permettevano un effetto combinato del colore desiderato, ho tentato di rendere l'idea della forma delle nuvole, ma sembrava che dovessero avere una misura reale ampia chilometri, per farmi immergere in un vero cielo...

Quindi ho cambiato piano. Mi sono detta che bastava un simbolo. Un dettaglio del cielo, uno piccolo soltanto, una curva catturata tra due forme di nube cicciottella...

Alla fine non mi sembra niente male, la possibilità di tenere tra le mani un segno del nostro soffitto così remoto. L'ho intitolato: "Lo spazio tra le nuvole".

Ogni mese ha i suoi colori

collaborazioni

Dicembre è il mese in cui le ore di luce sono poche. Eppure, osservare la realtà con le sue caratteristiche rimane affascinante: se a fine giornata lavorativa il buio ormai incombe, si può comunque provare a fare una passeggiata verso il mare, andando a caccia dell'ultimo raggio colorato all'orizzonte. Adoro il momento in cui si possono notare nel cielo le ultime gradazioni di blu, ed è sorprendente come nell'atmosfera i colori scuri riescano ancora a portare un po' di luminosità.

La palette che propongo per il mese di dicembre, in collaborazione con Patchworkvictim , è dedicata all'accostamento tra colori intensi e scuri, come il rosso e le gradazioni più profonde del blu. In questo video potete trovare molteplici abbinamenti tra le tinte unite e le stoffe stampate che portano i motivi decorativi tipici di questi giorni. La lista esatta dei tessuti illustrati è descritta da Patchworkvictim sul loro blog.

Naturalmente, per ispirarmi nella proposta dei colori del mese, prendo spunto da uno dei quilt che ho completato in passato: eccolo qua, e guarda caso i colori scelti mi hanno suggerito un motivo di quiltatura a base di stelle: tutto torna, vero?