Il quilt che apparve a sorpresa

Mostre

Un paio di mesi fa mi è capitato di notare un post su Facebook che mi ha incurosito.
C’erano delle foto, delle parole, un numero, e dietro il numero si nascondeva qualcosa che mi suonava familiare.
Ho guardato meglio. Sì, era propio lui. A sorpresa, senza che ne sapessi il motivo, era apparso uno dei miei quilt. E stava facendo parte di una mostra di patchwork di cui non ero a conoscenza. Un evento organizzato dalle Quilter Elbane.

Avevo cucito questo quilt un anno prima.
Era nato per il concorso “Indigo, il colore dei sogni”, destinato alla mostra di patcwhork tenutasi a Vicenza in concomitanza della fiera Abilmente. Lo avevo intitolato “Stagno”.
(A dire il vero, mio marito aveva proposto un titolo assai più bello, “Ranodromo”, pista da corsa per le rane, ih ih!).
Avevo reso disponibile il quilt per i 15 mesi successivi, ma non mi aspettavo che succedesse più nulla, viste le cancellazioni di eventi e fiere che ne erano seguite. In pratica, me ne ero quasi dimenticata.

La notizia, condivisa su Facebook dalla mia amica Ariella, mi aveva permesso di dare di nuovo uno sguardo sul quel quilt, e sulla sua vita segreta. Avevo così appreso che “Stagno”, insieme ad altri lavori messi a disposizione da Quilt Italia che conservava i materiali del concorso “Indigo”, si era unito ai mirabili lavori delle Quilter Elbane che avevano realizzato la mostra: Patchwork l'arte di cucire il tempo.

In questa vicenda, mi affascinava immaginare le mani attente delle organizzatrici, tra cui avevo trovato il nome di Anna Diversi, che si erano prese cura del mio lavoro e degli altri, facendolo viaggiare fino a Portoferraio, appendendolo nello spazio espositivo, organizzando la mostra collettiva.
Io curiosavo per immagini su tutto questo, come se si trattasse di una festa a sorpresa.

Peraltro, queste foto erano le prime che vedevo da molti mesi, che mostrassero una esposizione di patchwork realizzata fisicamente, nel rispetto delle misure necessarie.
In quel momento (eravamo in pieno agosto), il mio timore di non poter più esporre i miei lavori in una sala per chissà quanto tempo, ha cominciato a dissolversi.
Forse, se ero abbastanza rapida da restare entro la fine dell’estate, un piccolo evento avrei potuto realizzarlo anche io.

E l’idea per l’esposizione: " Tagliamento, il re dei fiumi" ha cominciato a prendere forma.

Inaugurazione della mostra: Tagliamento, il re dei fiumi

attivismo, Mostre

Sono lieta di annunciare che la mostra virtuale Tagliamento re dei fiumi, ora diventa una mostra fisica!
L'inaugurazione si terrà a Trieste sabato 26 settembre alle 18.00, grazie all'ospitalità della Associazione Atelier dell'Arte, e sulla pagina Facebook MostraTagliamento saranno trasmessi in diretta gli interventi di apertura.

Ho sperimentato per questa occasione le stampe fotografiche su alluminio e su acrilico, e non vedo l'ora di mostrarle anche a voi! Ho raccolto i quilt a tema fiume e dedicati al Tagliamento, chissà come vi sembrerà l'accostamento tra queste due tecniche? La sala espositiva di via Raffineria, con ampi spazi in stile Liberty, ci permetterà di stare comodamente distanziati; sarà necessario prenotare la partecipazione fino ad esaurimento posti.

Avremo ospite Massimo Moretuzzo, promotore della petizione per il riconoscimento del Tagliamento come Patrimonio Naturale Unesco su change.org . Ho scoperto e sottoscritto la petizione on-line solo qualche giorno fa, e con piacere vedo che nel corso dei giorni i sottoscrittori si sono aggiunti a migliaia. Spero che la sua diffusione continui!

Non è farina del mio sacco usare per il Tagliamento le parole "re dei fiumi alpini". La letteratura scientifica estera, tedesca e svizzera, ha creato questa definizione, a partire dall'articolo: "den König der Alpenflüsse" di Mueller e Cavallo, e proseguendo con le ricerche di Tockner e colleghi secondo i quali:"Il fiume Tagliamento è un ecosistema modello di importanza europea". Pur conoscendo bene il paesaggio del fiume, dopo aver studiato questi articoli ho riscoperto perchè le immagini che ho scattato nel tratto che va da Amaro a Cornino (e che sono presenti nella mostra) sono tra le mie preferite. Non è un caso che i colori, la vegetazione, le storie di animali registrate nel diario, siano stati più caratteristici proprio qui: perchè dalla mappatura è emerso che queste aree esprimono la maggiore biodiversità.

Venite a rivederle di persona: siete invitati.

Partecipazione al Festival of Quilt

Mostre, eventi

L’anno scorso ho proposto l’idea di un viaggio di famiglia a Birmingham: l’occasione per mostrare Londra a Diego e, per me, una scusa per visitare il Festival dei Quilt di Birmingham. Ne abbiamo parlato con degli amici, che quasi quasi si sarebbero uniti a noi, ma poi il tutto è stato rimandato al 2020.

L'estate 2020 è ormai inoltrata, ma noi non abbiamo preso nessun volo per l’Inghilterra: ci siamo limitati a prenotare qualche giorno in montagna, per restare nella nostra regione.

Però, ho avuto comunque la mia occasione di partecipare all’evento di Biringham: infatti, per quest’anno, il Festival of Quilts è stato presentato in forma virtuale!

Oggi ho assistito alla inaugurazione on-line, e le emozioni non sono mancate: come nella notte degli oscar, il presentatore faceva sapienti pause prima di annunciare: “Il vincitore è...”; e lo ha fatto ben quindici volte! Tante, infatti sono state le categorie del "concorso virtuale"promosso dal Festival. Tra i lavori premiati ce n’erano alcuni molto eleganti, e persino i bambini di fascia di età dai 5 ai 9 anni hanno partecipato nelle categorie dedicate ai giovani.

Ho partecipato alla competizone con il mio quilt “Bagnasciuga”, ora visibile nella mostra collettiva sul sito del Festival, nella categoria dei contemporary quilts, dedicata tra le altre cose all’uso delle applicazioni: le uso raramente, ma in questo quilt sono presenti.

In “Bagnasciuga” si intravedono una spiaggia e i colori del mare, luci giallo verdi sulle creste delle onde, sassi e conchiglie. La forma a bandiera mi ha permesso di giocare con la direzione della fascia: le tre striscie trapuntate a doppio trasporto, al centro del lavoro, tendono all’astratto.

Anche Giovanna Nicolai espone un suo lavoro nella mostra virtuale del festival, nella modern category . Adoro questo suo quilt “Fluorescent hope”: lo si vede anche nella pagina principale del sito che ospita il nostro progetto Quilt Improv Studio, condiviso con Carla Beretta. Giovanna aveva scritto in un suo recente articolo, proprio sul mondo del patchwork che amplia la sua presenza on-line: “Parteciperemo a cerimonie inaugurali direttamente da casa”: in effetti è quello che ho sperimentato oggi, quando mi sono connessa alla diretta da Birmingham insieme ad altre centinaia di quilter, durante la mia pausa pranzo, mentre gustavo un piatto di spaghetti al ragù.