Mostra collettiva di patchwork e pittura in arrivo

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Ho il piacere di annunciare la imminente apertura di una mostra collettiva dedicata alle tecniche del patchwork e della pittura a olio, con inaugurazione il prossimo 23 ottobre a Trieste presso l'Atelier dell'arte, a Trieste in via Raffineria 4/c.

Molti temi faranno parte di questa iniziativa: la dimostrazione di come ago e filo uniscano le persone anche a distanza, di come la pittura ampli la prospettiva tarsformando la tela in un paesaggio aperto anche nei periodi in cui è necessario rimanere a casa; la solidarietà che si materializza da progetti come la maratona di cucito per la donazione al centro anti violenza GOAP.

Tra le sezioni della mostra collettiva è presente anche una rappresentanza dei lavori realizzati in occasione dei giochi promossi da Quilt Improv Studio. E' la prima volta che emerge l'opportunità di esporre assieme alcuni dei lavori realizzati dai partecipanti ai giochi di Quilt Improv Studio, provenienti dalle zone circostanti alla sede della mostra, e speriamo che questo sia di auspicio per ulteriori eventi di questo tipo allargati ad un maggior numero di partecipanti che, come sa chi conosce questi giochi, provengono da tutto il mondo!

Tutto questo e molto altro farà parte della mostra "Racconti d'ago e pennello". Segnate l'appuntamento di seguito nel vostro calendario!

Virtuale e reale

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Nel corso dell'ultimo anno e mezzo, le possibilità di unirsi in formato virtuale alla comunità del patchwork si sono moltiplicate.
Alcuni concorsi internazionali sono diventati accessibili con un click: sia il Festival of Quilts di Birmingham in UK, che Quiltcon in USA, hanno tenuto una edizione basata sull'esposizione di quilt in solo formato fotografico: inviare i soli file è stato comodo!

La lezione ha sortito subito i suoi effetti: anche dalle nostre parti, ci siamo avventurate nella formula virtuale avviando il progetto Quilt Improv Studio, che ho il piacere di condividere con Carla @falcolupo e Giovanna @jonikquilts insieme a molte altre persone amanti del patchwork e dislocate in vari paesi esteri.

Quest'anno, molti eventi festivalieri hanno riaperto le porte al pubblico in visita di persona, e tutti gli elementi propri dei limiti fisici, e della distanza geografica tra il posto in cui vivo e gli epicentri remoti delle iniziative dedicate al patchwork, hanno fatto sentire di nuovo il loro peso.

Ho arrotolato un mio quilt nella carta senza cloro che si usa per le spedizioni. Ho pagato il deposito su cui caricare i costi doganali (di cui ho ricevuto la fattura un attimo fa) dovuti alla spedizione al di fuori dei confini europei. Ho seguito (lasciandomi prendere dalla mania di aggiornare continuamente la pagina) il tracciamento del pacco fino alla sua destinazione. L'arrivo è avvenuto con alcuni giorni di ritardo, ma comunque giusto a pelo poco prima della scadenza ultima. Il mio quilt ha percorso oltre mille chilometri mentre io restavo a casa, e da quel momento è cominciato il silenzio.

Senonchè, un aiuto inaspettato è giunto dai contatti conosciuti l'ultimo anno sul web, che mi hanno permesso di formare una immagine abbastanza realistica di quello che stava succedendo oltremare.

La prima voce che ha rotto il silenzio è arrivata da una persona del gruppo cosiddetto "Quilting Angels", che ha documentato le sue operazioni di spacchettamento e affissione dei lavori ricevuti, tra cui il mio. Ho studiato nei minimi dettagli le forme dei rotoli spediti, cercando di riconoscere quello confezionato da me. Qualche giorno dopo ho ricevuto delle immagini per posta: erano state prese da una persona conosciuta tra gli Individual Member della Modern Quilt Guild, Samantha @threads_of_my_life, che era appena stata a Birmingham e aveva riconosciuto il mio lavoro tra quelli in esposizione: le foto qua di seguito sono sue, e il titolo del mio quilt è "Est".

Se anche voi non avete avuto la possibilità di viaggiare fino a Birmingham, vi invito ad apprezzare tutti gli oltre 400 lavori che hanno partecipato al Festival of Quilt 2021, ora visibili sul sito dell'evento al seguente link. Gli organizzatori hanno realizzato l'evento fisico lo scorso weekend, ma hanno conservato uno strumento attivato l'anno passato (quando erano disponibili solo gli strumenti virtuali), ovvero una piattaforma web che, al link suddetto rende visibili, divisi per categoria, non solo tutti i quilt invati in UK quest'anno, ma anche quelli che avevano partecipato (solo in forma fotografica) l'anno scorso.

L'accessibilità di una esperienza collettiva, oggi, è massima quando vengono combinate le opportunità sia del virtuale che del reale!

Il quilt che apparve a sorpresa

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Un paio di mesi fa mi è capitato di notare un post su Facebook che mi ha incurosito.
C’erano delle foto, delle parole, un numero, e dietro il numero si nascondeva qualcosa che mi suonava familiare.
Ho guardato meglio. Sì, era propio lui. A sorpresa, senza che ne sapessi il motivo, era apparso uno dei miei quilt. E stava facendo parte di una mostra di patchwork di cui non ero a conoscenza. Un evento organizzato dalle Quilter Elbane.

Avevo cucito questo quilt un anno prima.
Era nato per il concorso “Indigo, il colore dei sogni”, destinato alla mostra di patcwhork tenutasi a Vicenza in concomitanza della fiera Abilmente. Lo avevo intitolato “Stagno”.
(A dire il vero, mio marito aveva proposto un titolo assai più bello, “Ranodromo”, pista da corsa per le rane, ih ih!).
Avevo reso disponibile il quilt per i 15 mesi successivi, ma non mi aspettavo che succedesse più nulla, viste le cancellazioni di eventi e fiere che ne erano seguite. In pratica, me ne ero quasi dimenticata.

La notizia, condivisa su Facebook dalla mia amica Ariella, mi aveva permesso di dare di nuovo uno sguardo sul quel quilt, e sulla sua vita segreta. Avevo così appreso che “Stagno”, insieme ad altri lavori messi a disposizione da Quilt Italia che conservava i materiali del concorso “Indigo”, si era unito ai mirabili lavori delle Quilter Elbane che avevano realizzato la mostra: Patchwork l'arte di cucire il tempo.

In questa vicenda, mi affascinava immaginare le mani attente delle organizzatrici, tra cui avevo trovato il nome di Anna Diversi, che si erano prese cura del mio lavoro e degli altri, facendolo viaggiare fino a Portoferraio, appendendolo nello spazio espositivo, organizzando la mostra collettiva.
Io curiosavo per immagini su tutto questo, come se si trattasse di una festa a sorpresa.

Peraltro, queste foto erano le prime che vedevo da molti mesi, che mostrassero una esposizione di patchwork realizzata fisicamente, nel rispetto delle misure necessarie.
In quel momento (eravamo in pieno agosto), il mio timore di non poter più esporre i miei lavori in una sala per chissà quanto tempo, ha cominciato a dissolversi.
Forse, se ero abbastanza rapida da restare entro la fine dell’estate, un piccolo evento avrei potuto realizzarlo anche io.

E l’idea per l’esposizione: " Tagliamento, il re dei fiumi" ha cominciato a prendere forma.

Inaugurazione della mostra: Tagliamento, il re dei fiumi

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Sono lieta di annunciare che la mostra virtuale Tagliamento re dei fiumi, ora diventa una mostra fisica!
L'inaugurazione si terrà a Trieste sabato 26 settembre alle 18.00, grazie all'ospitalità della Associazione Atelier dell'Arte, e sulla pagina Facebook MostraTagliamento saranno trasmessi in diretta gli interventi di apertura.

Ho sperimentato per questa occasione le stampe fotografiche su alluminio e su acrilico, e non vedo l'ora di mostrarle anche a voi! Ho raccolto i quilt a tema fiume e dedicati al Tagliamento, chissà come vi sembrerà l'accostamento tra queste due tecniche? La sala espositiva di via Raffineria, con ampi spazi in stile Liberty, ci permetterà di stare comodamente distanziati; sarà necessario prenotare la partecipazione fino ad esaurimento posti.

Avremo ospite Massimo Moretuzzo, promotore della petizione per il riconoscimento del Tagliamento come Patrimonio Naturale Unesco su change.org . Ho scoperto e sottoscritto la petizione on-line solo qualche giorno fa, e con piacere vedo che nel corso dei giorni i sottoscrittori si sono aggiunti a migliaia. Spero che la sua diffusione continui!

Non è farina del mio sacco usare per il Tagliamento le parole "re dei fiumi alpini". La letteratura scientifica estera, tedesca e svizzera, ha creato questa definizione, a partire dall'articolo: "den König der Alpenflüsse" di Mueller e Cavallo, e proseguendo con le ricerche di Tockner e colleghi secondo i quali:"Il fiume Tagliamento è un ecosistema modello di importanza europea". Pur conoscendo bene il paesaggio del fiume, dopo aver studiato questi articoli ho riscoperto perchè le immagini che ho scattato nel tratto che va da Amaro a Cornino (e che sono presenti nella mostra) sono tra le mie preferite. Non è un caso che i colori, la vegetazione, le storie di animali registrate nel diario, siano stati più caratteristici proprio qui: perchè dalla mappatura è emerso che queste aree esprimono la maggiore biodiversità.

Venite a rivederle di persona: siete invitati.

Partecipazione al Festival of Quilt

Mostre, eventi

L’anno scorso ho proposto l’idea di un viaggio di famiglia a Birmingham: l’occasione per mostrare Londra a Diego e, per me, una scusa per visitare il Festival dei Quilt di Birmingham. Ne abbiamo parlato con degli amici, che quasi quasi si sarebbero uniti a noi, ma poi il tutto è stato rimandato al 2020.

L'estate 2020 è ormai inoltrata, ma noi non abbiamo preso nessun volo per l’Inghilterra: ci siamo limitati a prenotare qualche giorno in montagna, per restare nella nostra regione.

Però, ho avuto comunque la mia occasione di partecipare all’evento di Biringham: infatti, per quest’anno, il Festival of Quilts è stato presentato in forma virtuale!

Oggi ho assistito alla inaugurazione on-line, e le emozioni non sono mancate: come nella notte degli oscar, il presentatore faceva sapienti pause prima di annunciare: “Il vincitore è...”; e lo ha fatto ben quindici volte! Tante, infatti sono state le categorie del "concorso virtuale"promosso dal Festival. Tra i lavori premiati ce n’erano alcuni molto eleganti, e persino i bambini di fascia di età dai 5 ai 9 anni hanno partecipato nelle categorie dedicate ai giovani.

Ho partecipato alla competizone con il mio quilt “Bagnasciuga”, ora visibile nella mostra collettiva sul sito del Festival, nella categoria dei contemporary quilts, dedicata tra le altre cose all’uso delle applicazioni: le uso raramente, ma in questo quilt sono presenti.

In “Bagnasciuga” si intravedono una spiaggia e i colori del mare, luci giallo verdi sulle creste delle onde, sassi e conchiglie. La forma a bandiera mi ha permesso di giocare con la direzione della fascia: le tre striscie trapuntate a doppio trasporto, al centro del lavoro, tendono all’astratto.

Anche Giovanna Nicolai espone un suo lavoro nella mostra virtuale del festival, nella modern category . Adoro questo suo quilt “Fluorescent hope”: lo si vede anche nella pagina principale del sito che ospita il nostro progetto Quilt Improv Studio, condiviso con Carla Beretta. Giovanna aveva scritto in un suo recente articolo, proprio sul mondo del patchwork che amplia la sua presenza on-line: “Parteciperemo a cerimonie inaugurali direttamente da casa”: in effetti è quello che ho sperimentato oggi, quando mi sono connessa alla diretta da Birmingham insieme ad altre centinaia di quilter, durante la mia pausa pranzo, mentre gustavo un piatto di spaghetti al ragù.