Un tuffo a QuiltCon

attivismo, Mostre, eventi

“Ci vuole coraggio per prendere per la prima volta un volo oltreoceano, se non lo si è mai fatto prima”. Così ha detto Irene Roderick @hixsonir, durante la colazione di gruppo a cui mi ha gentilmente invitata a Raleigh (USA), insieme ad altre quilter. E’ stato delizioso incontrarla in questo contesto informale, dopo averla vista solo a distanza nei corsi che ho molto apprezzato quando li ho seguiti on line negli anni scorsi. Durante quella discussione, stavo spiegando che non era nei miei piani andare negli Stati Uniti, dal mio punto di partenza in Italia a 7.500 chilometri di distanza.

Mi sono decisa a prendere l’aereo, per andare a seguire di persona la conferenza di apertura di QuiltCon 2024, tenuta da @davidowenhastings e Teresa Duryea Wong @third_floor_quilts , che hanno celebrato 20 autori di modern patchwork da diversi paesi del mondo. Argentina, Guatemala, Nuova Zelanda, Corea, Svizzera, Francia e Italia erano rappresentate: potete trovare i nomi degli autori citati sul sito web di David al seguente link. Sono onorata di aver fatto parte degli autori citati in questa conferenza, dove ho incontrato di persona un’altra autrice citata, Cecilia Koppmann @ceciliakoppmann, e in cui l’Italia era splendidamente rappresentata anche da @fabiadelise, che ammiro molto. Ho potuto scoprire, tra gli altri, diversi lavori realizzati da quilter coreane, il cui lavoro è molto profondo e curato, come nel caso di Sung Hye Byun @konnimi che rappresenta l’architettura del suo paese in un modo affascinante, un tipo di soggetto che amo molto anche io.

Sono grata a David per essere stato ispiratore di questo viaggio a QuiltCon, e sono felice in particolare del fatto che abbia citato il mio lato impegnato su temi a volte più seri. Il mio quilt Heat Map, menzionato nella rassegna, racconta storie di impegno civile, come accennato nel mio blog al seguente link. Ho fatto altri quilt abbinati ad iniziative di sensibilizzazione, come nel caso della petizione per sollecitare l’inserimento nel patrimonio Unesco del nostro fiume che merita di essere preservato, il Tagliamento.

La capacità di trasformare una passione in una chiamata all’azione è ben visible nel lavoro di Lorraine Woodruff-Long @quiltinginthefog, con cui ho avuto il piacere di parlare di persona dopo diverso tempo che la seguivo sul web. Mi ha raccontato come sceglie le frasi di forte impatto per esprimerle nei suoi quilt a tema politico. Ci siamo domandate se fosse opportuno sorridere di fronte al suo quilt così drammatico “The Number of Holes” esposto al festival, ma certo potevamo sorridere facendoci un selfie! Ulteriore esempio del suo attivismo è stato il contributo che lei aveva portato al progetto Art x Climate Project at the US Global Change Research Program , in cui l’arte aveva un ruolo di facilitazione della comunicazione su temi scottanti come il cambiamento climatico. Questo mi ha fatto ricordare una mia precedente esperienza di divulgazione scientifica (se ne trova una nota nella mia bio: è il progetto Nanomondi). Un’avvenuta di 20 anni fa. Chi l’avrebbe detto che QuiltCon avrebbe riportato in superficie collegamenti così lontani?

Dall'Australia al Canada

collaborazioni, eventi

Ho avuto una bellissima esperienza: sono stata intervistata da @janekellyquilts , che mi ha dedicato un articolo nella sezione "Incontro con gli autori" del giornale Make Modern , una rivista sul modern patchwork. Le sue domande mi hanno fatto rifettere sul mio percorso, dagli inizi ai possibili futuri sviluppi dei miei quilt.

E' un onore trovare la mia storia pubblicata nel numero issue 54, appena uscito, e contenente i lavori di molte altre persone appassionate di patchwork, tra cui Birgitta Jadenfelt, che ha disegnato un modello con una serie di campanule blu: è disponibile nello stesso numero, per chi volesse cucire un quilt con il suo pattern.

Poichè la rivista è interamente digitale, può raggiungere all'istante i luoghi più remoti. Come il Canada, dove Linda McLaren ha avuto la gentile idea di portare il mio mini quilt "Il rock della giraffa" all'esposizione della sua gilda, il London Modern Quilt Guild Canada Show, quale esempio di uno scambio di quilt organizzato dalla Modern Quilt Guild, a cui entrambe siamo iscritte. Linda ha stampato l'articolo di Make Modern che mi riguardava (dato che lei lo aveva appena letto e mi aveva riconosciuta), appendendolo sotto il mio quilt. Due anni fa, Linda aveva scambiato un suo mini quilt con questo, mio. E ora siamo tornate in contatto, unite anche da un articolo scritto in Australia (sede della rivista) e stampato in Canada. Le connessioni tra le persone amanti del patchwork non hanno confini!

Verona Tessile, luogo di incontro

Mostre, eventi

Ho visitato Verona Tessile, manifestazione biennale internazionale dedicata al cucito, al tessuto e all’arte tessile nelle sue molteplici declinazioni, organizzata da Ad Maiora, in collaborazione con il Comune di Verona. Distribuito in luoghi storici della città. Il suo titolo è stato "Impavide". Ed è stata una bellissima esperienza.

E' stato un onore per me fare parte mostra collettiva allestita presso il museo degli affreschi Giovanni Battista Cavalcaselle, dove sono stati ospitati lavori di diverse artiste invitate. Qua sopra è visibile un lavoro di Giovanna Nicolai, appeso presso un affresco dai colori che risuonavano con il suo quilt! Qua sotto si vede invece il mio quilt "Palacinke", di fronte al dipinto che raffigura l'imperatore Carlo V e il papa Clemente VII, nella "sala della cavalcata".

La sede espositiva principale era il palazzo della Gran Guardia, dove erano allestite numerose mostre, tra cui quella della artista americana Margaret Fabrizio (i kawandi verde e viola qua in basso sono suoi). Il primo quilt rosso nella foto qua sotto è “Non c’è grigio” di Lisa Hofmann-Maurer dalla Svizzera, parte della mostra “Red shoes” della associazione patCHquilt. La sua denuncia è contro la violenza sulle donne.

Il mio ricordo più bello di quei giorni è il pranzo con le amiche del patchwork che, in alcuni casi, ho visto per la prima volta di persona dopo anni di contatti on line passati a condividere la stessa passione. Con Giovanna Nicolai, Mattea Jurin e Ally Ryde mi sono sentita del tutto immersa nel mio mondo. Quante ore avremmo potuto spendere a parlare dei nostri processi creativi?

Ally mi ha anche guidata nella scoperta delle bellezze di Verona. Mi ha fatto conoscere l'architetto Carlo Scarpa, di cui qua sotto si vede un intervento di rinnovamento del museo di Castelvecchio: quanto sono eleganti queste vetrate moderne, ben amalgamate nella facciata antica?
I monumenti di Verona ricomparivano nella esposizione, come in questo splendido quilt intitolato "Romeo", realizzato da Laura Armiraglio.

Camminare sui viali storici di Verona rivela la presenza della pietra di tipo Rosso Ammonitico Veronese. Una volta notate le prime ammoniti, cominciano ad apparire sempre più grandi sotto i piedi!

Le curve rosse sono alla base anche del quilt intitolato “Il flamenco”, di Brigitte Rossetti, Svizzera, incluso nella mostra “Red shoes” della associazione patCHquilt. Ho avuto il piacere di sentire dalla viva voce di Brigitte come lei si è appassionata sempre di più al taglio a mano libera nel patchwork di tipo improv.

Verona Tessile porta vicini luoghi lontani. Questa visita mi ha permesso di vedere di persona Pasqualina Barazza proveniente dalla Svizzera, anch'essa presente in mostra con il suo lavoro “La tempesta di scarpe rosse arriva in tribunale”, parte della esibizione “Red shoes”, visibile qua di seguito. Inoltre ho avuto la possibilità di sentire direttamente da Tatyana Vlasenko la descrizione del suo quilt "Isole galleggianti del Dnipro", parte della mostra "Associazione Maestri Patchwork dell'Ucraina".

Non è meglio sentire com'è nato un quilt, direttamente dalle parole della sua autrice? Qui sotto vediamo Mattea Jurin che descrive il suo lavoro “Blue and green music” ispirato all'opera di Georgia O'Keeffe.

Più di 300 quilt sono stati esposti in questa biennale di arte tessile. Non sono mancati i lavori collettivi, come la grande parete dedicata alla "Notte stellata" di Vincent Van Gogh, costruita con 185 pannelli provenienti da molti paesi.

Le donne impavide, le artiste nella storia, dimenticate dal mondo dell’arte, sono state riportate in vita nel tessuto. Come nel lavoro “Heartist (l'artista che si esprime con il cuore)” di Aurora Calvet dalla Slovenia, un arcobaleno di colori visibile qua sotto.

Il festival è proseguito in molte sedi, incluse le vetrine del centro, dove curiosi abbinamenti emergevano tra il prodotto esposto ed il quilt ad esso affiancato. Al Punto Ottico ho adocchiato il lavoro "Bianco o nero?", realizzato a quattro mani da Agostina Zwilling con Maria Teresa Sansotta, presidente di Ad Maiora. Colgo l'occasione per ringaziare la Associazione Ad Maiora per aver reso questo progetto una splendida realtà!

Mosaici naturali

collaborazioni, sull'improv, eventi

Nel Marzo 2023 ho avuto l'opportunità di presentare il mio percorso creativo in qualità di ospite di SAQA Texas, in un incontro zoom moderato da Susie Monday, Rappresentante Regionale per il Texas di Studio Art Quilt Associates. Susie, insieme a me, avrà un quilt esposto nella mostra Color in context: Red , esposizione itinerante di SAQA globale. 

Nella mia presentazione, ho parlato delle texture che osservo in natura e nella mia esperienza professionale.

Sin dai tempi in cui mi dedicavo alla fotografia come mezzo di espressione, facevo collezione di immagini astratte, come nel caso della mia mostra fotografica "Sguardi da qua", sui riflessi delle superfici dell'acqua.

Nella mia tesi di laurea ho cominciato ad usare la microscopia, e le immagini più belle hanno preso parte ad un progetto di divulgazione scientifica che è stato esposto in varie sedi italiane per alcuni anni.

Il mio rapporto professionale con le immagini include oggi la microscopia ottica ed elettronica a scansione, le radiografie e tomografie, le acquisizioni ad ultrasuoni, che offrono soggetti grezzi e astratti da cui distillare del significato tecnico.

Quando affianco i miei mosaici patchwork alle immagini che ottengo al microscopio, a volte trovo delle similitudini. L'ultimo lavoro che ho cucito assomigliava fin troppo alle microstrutture austenitiche degli acciai inox, e non lo avevo fatto apposta! Non faccio volontariamente riferimenti diretti, ma le immagini che affollano la mia mente, in qualche modo, influenzano i miei quilt.

Ally Ryde ha trovato una splendida definizione per i miei lavori: "quilt of places", quilt riferiti a luoghi. In effetti i miei ultimi lavori sono una raccolta di texture provenienti da paesaggi, come nel caso di: Grasshopper path, Sealights, The space between the clouds e River gone green.

Dopo aver dedicato diverso tempo a questo argomento, mi sono convinta che le immagini ricche di texture danno spontaneamente l'effetto di un paesaggio. Fin dai tempi antichi, la nostra mente doveva saper riconoscere un frutto nel denso fogliame della foresta, un movimento nell'erba presagio di un animale in avvicinamento.

Siamo specializzati nell'osservazione delle texture.
Ed è sempre una splendida esperienza.

Che nome dare ai mosaici patchwork?

sull'improv, eventi

Come vorrei avere un vocabolario tutto dedicato ai nomi per il patchwork. Una parola per ogni tipo di texture, per ogni composizione a tasselli grandi e piccoli.
Quando guardo i materiali al microscopio, c'è tutta una terminologia tecnica, ci sono atlanti e tabelle, che per ogni forma danno un nome. Ecco, facciamo così, prendiamo in prestito le parole usate dalla scienza. Ad esempio, "isotropo": è il nome giusto per un bel mosaico di pezze cucite sparse, che sembrano simili un po' in tutte le direzioni. Insomma, non mi direte che sono state davvero messe a caso, vero?

Eh, era questa la scusa, mi avete scoperta! Una bella occasione per dire che l'improv non si fa in modo casuale! Proprio di questo parlerò nella prossima diretta zoom del giovedì 24 settembre alle ore 1730 , in una nuova puntata degli incontri organizzati da Patchworkvictim sul tema dell'improv.
Per partecipare, basta chiedere di essere iscritti alla mailing list di Patchworkvictim , e riceverete il link di accesso alla discussione su piattaforma ZOOM, che sarà come sempre interattiva. Vi aspettiamo!

Le puntate precedenti sono raccolte al seguente link.

Partecipazione al Festival of Quilt

Mostre, eventi

L’anno scorso ho proposto l’idea di un viaggio di famiglia a Birmingham: l’occasione per mostrare Londra a Diego e, per me, una scusa per visitare il Festival dei Quilt di Birmingham. Ne abbiamo parlato con degli amici, che quasi quasi si sarebbero uniti a noi, ma poi il tutto è stato rimandato al 2020.

L'estate 2020 è ormai inoltrata, ma noi non abbiamo preso nessun volo per l’Inghilterra: ci siamo limitati a prenotare qualche giorno in montagna, per restare nella nostra regione.

Però, ho avuto comunque la mia occasione di partecipare all’evento di Biringham: infatti, per quest’anno, il Festival of Quilts è stato presentato in forma virtuale!

Oggi ho assistito alla inaugurazione on-line, e le emozioni non sono mancate: come nella notte degli oscar, il presentatore faceva sapienti pause prima di annunciare: “Il vincitore è...”; e lo ha fatto ben quindici volte! Tante, infatti sono state le categorie del "concorso virtuale"promosso dal Festival. Tra i lavori premiati ce n’erano alcuni molto eleganti, e persino i bambini di fascia di età dai 5 ai 9 anni hanno partecipato nelle categorie dedicate ai giovani.

Ho partecipato alla competizone con il mio quilt “Bagnasciuga”, ora visibile nella mostra collettiva sul sito del Festival, nella categoria dei contemporary quilts, dedicata tra le altre cose all’uso delle applicazioni: le uso raramente, ma in questo quilt sono presenti.

In “Bagnasciuga” si intravedono una spiaggia e i colori del mare, luci giallo verdi sulle creste delle onde, sassi e conchiglie. La forma a bandiera mi ha permesso di giocare con la direzione della fascia: le tre striscie trapuntate a doppio trasporto, al centro del lavoro, tendono all’astratto.

Anche Giovanna Nicolai espone un suo lavoro nella mostra virtuale del festival, nella modern category . Adoro questo suo quilt “Fluorescent hope”: lo si vede anche nella pagina principale del sito che ospita il nostro progetto Quilt Improv Studio, condiviso con Carla Beretta. Giovanna aveva scritto in un suo recente articolo, proprio sul mondo del patchwork che amplia la sua presenza on-line: “Parteciperemo a cerimonie inaugurali direttamente da casa”: in effetti è quello che ho sperimentato oggi, quando mi sono connessa alla diretta da Birmingham insieme ad altre centinaia di quilter, durante la mia pausa pranzo, mentre gustavo un piatto di spaghetti al ragù.  

PARTECIPAZIONE AL CORSO “WEDGE CURVE IMPROV”

eventi

Ho partecipato al corso-workshop on-line, di due giorni, tenuto da Sherri Lynn Wood: “Wedge Curve Improv”. Non avrei potuto esserci se l’evento, programmato per la gilda Arapahoe County Quilters, in Colorado, non fosse stato sostituito dalla versione virtuale. E’ stata una splendida esperienza: l’insegnante ha interagito con tutti i quasi cento partecipanti, creando una atmosfera di condivisione. Durante il corso ho cucito queste pezze, ma molte sono le idee aggiuntive rimaste in mente…