Un fiume sul filo: è il momento di agire

attivismo

Quale scopo può essere assegnato a un quilt? Questa domanda non ha una risposta singola. Tante possono essere le istanze di un gesto creativo, che solo nel mondo del patchwork ci hanno dedicato un libro , raccogliendo interviste di quilter illustri impegnati nell'arte, nel gesto politico, nel sociale.
Non posso esser da meno. Anche io ho qualcosa di importante da far dire ai miei lavori.

Oggi vi racconterò la storia di alcuni quilt che considero speciali.
Ne ho trovati almeno tre.

Da quando il mondo dell’ambientalismo e della cultura sono scesi in campo per "salvare dal cemento"l’ultimo fiume selvaggio d’Europa, il Tagliamento, tutti i ricordi degli assidui contatti che ho avuto con questo splendido fiume sono riaffiorati alla mia mente.

Le composizoni patchwork che gli ho dedicato sono tre: la prima è intitolata "Re".

"Re" è una composizione che riempie gli occhi con i colori che si rispecchiano, tra acqua e cielo, lungo il corso del fiume Tagliamento. Re dei fiumi alpini, il più grande d'Italia, è considerato un modello per recuperare la naturalità di altri fiumi europei. Ma ora, dei progetti per collegamenti autostradali e sbarramenti sul fiume lo mettono a rischio!

Le sue acque sprofondano e riemergono grazie all'affascinante fenomeno delle risorgive. Il suo ampio greto espone il bianco dolomitico e calcareo di sassi e ghiaie. E anche le pietre sono presenti tra i colori del quilt.

Il nome di questo quilt è "rotolacampo". Come le piante che migrano, che abbandonano le radici e si lasciano portare dal vento. Come i cespugli dorati che ho visto accumularsi tra i rami del Tagliamento. Come le specie che viaggiano dalle Alpi all'Adriatico, chiedendo un passaggio al fiume.

Il mio ultimo quilt torna ancora a lui. L'ho chiamato "Diga", perchè volevo ricordarmi del weekend a Forni di Sopra, dei giochi di mio figlio con i suoi amici sull'alto Tagliamento. Dighe di piccoli sassi spostati da manine immerse per ore nell'acqua fresca. E intanto io risalivo il fiume, e mi ricordavo delle appassionate domeniche che avevo speso anni prima ad esplorarlo.

E' stato facile ritrovare i lavori realizzati in passato, con il Tagliamento nella mente. Mi è parso di aprire un vaso di Pandora!

Ho scritto un diario che teneva nota delle mie lunghe escursioni sul greto. Rieccolo qua, al seguente link: potete leggerlo anche voi.

Ho usato per anni la fotografia come mezzo di espressione. Riapro la porta di un mondo che è parte di me, nel momento in cui raccolgo i miei scatti preferiti del Tagliamento e li condivido pubblicando una galleria virtuale.

Cominciare ad agire, aiutata da quanto raccolto negli anni, a favore di questo meraviglioso fiume, per me è stato un battito di ciglia.

Vi faccio un invito: sottoscrivete anche voi la petizione su change.org affinchè venga dato al Tagliamento uno statuto di tutela. Che il Tagliamento diventi presto Patrimonio Mondiale naturale Unesco